L’alopecia androgenetica, meglio conosciuta come “perdita dei capelli” è piuttosto diffusa nel sesso maschile ma in qualche caso anche in quello femminile. Ha origine genetica ed ereditaria e può essere efficacemente trattata con un unico intervento di chirurgia estetica in anestesia locale: il micro autotrapianto mono follicolare.
In cosa consiste l’autotrapianto monofollicolare dei capelli?
Si sa che la perdita di capelli, nei ragazzi giovani come negli uomini adulti e nelle donne, è vissuta con estremo disagio soprattutto quando raggiunge livelli esteticamente inaccettabili. La maggior parte dei pazienti inizia a sperimentare lozioni, trattamenti, integratori… ma purtroppo si tratta di soluzioni inutili che non portano ad alcun miglioramento estetico.
Con l’autotrapianto monofollicolare dei capelli, invece, il chirurgo estetico preleva dalla regione posteriore del cuoio capelluto un numero importante di unità follicolari mono bulbari, costituito dalla radice e da un paio di millimetri di fusto, che vengono poi trapiantati singolarmente nelle regioni anteriori che hanno subito il diradamento.
L’intervento si svolge in anestesia locale, prevede un post operatorio di modesta entità e il ritorno alla normale attività avviene entro pochi giorni, al massimo una decina senza segni evidenti dell’intervento effettuato.
Al paziente verrà prescritta solo un’opportuna terapia post operatoria di due o tre giorni e un trattamento domiciliare da eseguire per qualche settimana, allo scopo di migliorare l’aspetto estetico e la durata dei capelli rimasti.
Il risultato di un autotrapianto monofollicolare dei capelli è definitivo?
Assolutamente sì! Infatti i bulbi trapiantati producono nuovi capelli nel giro di soli 3 mesi, per poi crescere spontaneamente di circa 1 cm. al mese e per tutta la vita. Il Grazie all’autotrapianto monofollicolare dei capelli si ottiene un risultato estetico definitivo in quanto i bulbi prelevati dalla regione posteriore non risentono dell’azione negativa di quell’ormone, derivato dal testosterone, che invece li fa cadere sulla parte frontale della testa.
Case History
Fabio, un ragazzo di 31 anni, ha subito il diradarsi dei capelli a livello delle stempiature già da quando aveva vent’anni, vivendo con forte disagio questo problema, tanto da girare sempre un cappellino da baseball.
Ma dopo un’accurata visita preoperatoria ha deciso di sottoporsi al micro autotrapianto con l’inserimento di più di 1200 unità follicolari a livello delle tempie, andando ad infoltire in maniera significativa le aree diradate.
Maurizio invece è il classico caso di un uomo sulla cinquantina, che ha riscontrato un lento e progressivo diradamento già dai 35 anni in avanti, soprattutto a livello del vertice: la così detta “chierica”.
Anche nel suo caso e con un solo micro autotrapianto siamo riusciti a rinforzare l’area diradata con un ottimo risultato estetico e una soddisfazione immensa da parte sua.
Come affrontare un autotrapianto monofollicolare di capelli?
Bisogna sempre iniziare con una prima visita specialistica personalizzata, grazie alla quale il chirurgo potrà valutare il grado di diradamento o calvizie e prescrivere l’opportuno trattamento di micro autotrapianto.
Ciò permetterà di riconoscere anche i casi, seppur rari, in cui per problemi di natura ormonale o dermatologica, l’intervento non è possibile.