Cos’è la chirurgia ortognatica?
Si tratta di un intervento di chirurgia maxillo-facciale atto a correggere le asimmetrie scheletriche del volto strettamente correlate alle malocclusioni, ovvero ai difetti di masticazione.
A cosa serve questo intervento?
Fino ad una trentina di anni la chirurgia ortognatica serviva semplicemente a correggere i difetti di masticazione. Veniva quindi proposta ai pazienti che, ad esempio, presentavano morso inverso, con la mandibola molto più avanzata rispetto al mascellare superiore o, viceversa, ai pazienti con il mascellare superiore molto più avanzato rispetto all’inferiore, con il più noto effetto “coniglietto”.
Solo negli ultimi anni ci si è resi conto che queste correzioni portavano anche a dei miglioramenti estetici delle asimmetrie del volto strettamente correlate alla malocclusione. Ecco perché la chirurgia ortognatica ha assunto una valenza non solo funzionale ma anche estetica, per migliorare i tratti del proprio volto.
A chi può servire un intervento di chirurgia maxillo-facciale?
Laddove necessario, si può procedere con un intervento di chirurgia ortognatica su tutte le persone che hanno terminato la crescita, ovvero le donne sopra i 17 anni e gli uomini sopra i 18 anni.
In cosa consiste questo trattamento?
La prima parte del trattamento, ovvero prima dell’intervento chirurgico vero e proprio, si prevede una preparazione ortodontica del paziente, tramite un apparecchio odontoiatrico. Successivamente si pianifica l’intervento di chirurgia ortognatica, che sarà eseguito in anestesia generale, con una durata che va dalle 2 alle 5 ore.
Durante l’intervento e accedendo direttamente attraverso la bocca (modalità che evita tagli e cicatrici esterne sul viso) lo specialista in chirurgia maxillo-facciale esegue delle incisioni creando delle fratture controllate e guidate delle ossa del volto, in modo tale da riallineare e correggere le asimmetrie. Queste fratture vengono poi stabilizzate con apposite viti e placche in titanio. Anche queste vengono posizionate sotto la cute e sotto i muscoli facciali, quindi non c’è niente di visibile né di percepibile.
A seguito dell’intervento di chirurgia ortognatica il paziente rimane in degenza presso la nostra clinica per 1 o due notti: successivamente dovrà osservare una dieta liquida per una settimana ed una dieta morbida per circa due mesi.
*Potrà rientrare al lavoro dopo circa una settimana e riprendere un’attività sportiva non intensa dopo circa un mese.
Case history
Il primo caso di cui vi parlerò è quello di Marco, un ragazzo di 20 anni, che presentava un morso inverso ed una forte asimmetria del volto con la mandibola molto più sviluppata a sinistra rispetto al lato destro del viso.
Dopo aver portato l’apparecchio ortodontico per circa un anno ha effettuato l’intervento di chirurgia ortognatica, potendo così ripristinare una corretta masticazione ed una naturale simmetria del volto.
Per tutti noi è stata una grande soddisfazione poter restituire a Marco un volto più regolare con un intervento di chirurgia ortognatica duraturo nel tempo, di cui beneficerà per tutta la durata della sua vita.
Il caso di Anna, una donna di 45 enne, è un po’ diverso e riguarda i suoi problemi di masticazione con perdita precoce di alcuni elementi dentali, causata da traumi occlusali.
Ma anche nel suo caso l’intervento chirurgico ed il ripristino della masticazione corretta hanno permesso di eliminare quei fattori causali che compromettevano la salute dei suoi denti.
Anche le proporzioni del viso si sono ripristinate con un effetto lifting naturale che (possiamo dirlo!) le ha fatto guadagnare una decina di anni di giovinezza. Anna ne è stata entusiasta!
Il mio consiglio
Gli interventi di chirurgia ortognatica, ormai diventati di routine nell’ambito della chirurgia maxillo facciale, risolvono in maniera definitiva quei problemi di masticazione ed estetici che altrimenti ci porteremmo dietro per tutta la vita, compromettendo la qualità della vita stessa sia dal punto di vista funzionale (perché masticare male non fa digerire bene e crea inoltre traumi ai nostri denti che saranno più soggetti quindi a danni parodontali) che psicologico, poiché spesso queste malocclusioni sono associate ad importanti asimmetrie del volto che generano insicurezze psicologiche.