Spesso i pazienti mi chiedono come capire se hanno una carie e, quindi, se hanno bisogno di fare un’otturazione.
Ormai sappiamo che le sensazioni che percepiamo quando abbiamo le carie sono principalmente la sensibilità termica, dolenzia alla masticazione o un dolore spontaneo non necessariamente associato a specifici stimoli.
Ma ciò che molti non sanno è che spesso e volentieri non si ha nessuna sintomatologia e quando questa compare lo stato di avanzamento della carie è già notevole.
Ecco perché noi dentisti insistiamo così tanto affinché i nostri pazienti si sottopongano a visite semestrali: è proprio in queste occasioni che possiamo aiutarli ad intercettare e prevenire la formazione di carie, attraverso una diagnosi radiologica, mediante l’utilizzo di sofisticate apparecchiature o anche semplicemente a occhio nudo.
Il caso delle otturazioni di Paola
A causa del COVID19, erano già 2 anni che Paola F., una paziente che seguiamo da diverso tempo, non eseguiva l’ablazione del tartaro né una visita odontoiatrica. Paola non aveva sintomatologia e a parte un po’ di tartaro e pigmentazioni da caffè era convinta di avere una bocca sana. Ma al controllo post igiene mediante radiografie abbiamo riscontrato ben 3 carie: una molto piccola e superficiale che ho potuto trattare con laser e otturare in composito*, in una breve seduta senza anestesia. Ma le altre due hanno richiesto una seduta ben più lunga con anestesia e, dopo aver rimosso il tessuto cariato, ho dovuto procedere con due otturazioni in composito più estese dello stesso colore del suo dente.
In realtà Paola aveva percepito già da qualche tempo una certa sensibilità nel bere bevande fredde e mangiando cibi duri, ma non ci aveva dato troppo peso. Fortunatamente con questa visita abbiamo riscontrato e prontamente eseguito la terapia più corretta. Tuttavia, se avesse aspettato ancora e fosse venuta da noi con sintomatologia dolorosa già in atto, probabilmente avrebbe dovuto eseguire terapie più complesse e invasive.
Chi viene maggiormente colpito dalle carie?
Di fatto le carie sono estremamente democratiche, poiché colpiscono bambini, uomini e donne di qualsiasi età!
Sono sicuramente più soggette quelle persone che non hanno un’accurata igiene domiciliare (il più classico “lavarsi i denti quotidiano” per capirci!), bambini e anziani (che non sempre riescono a lavarsi i denti in autonomia), chi non esegue controlli e trattamenti periodici di prevenzione, chi ha una dieta ricca di zuccheri e le persone con predisposizione genetica o alterazioni dello smalto dentale.
Come funzionano le otturazioni in composito?
Fortunatamente capita spesso che, una volta effettuata una corretta diagnosi, è possibile risolvere il problema della carie dentale anche solo con una seduta!
Ma partiamo dall’inizio: già dalla visita è possibile conoscere l’estensione e la profondità della carie e di conseguenza il tipo di trattamento da eseguire: se la carie è piccola e superficiale possiamo rimuoverla ed eseguire un’otturazione in una breve seduta anche senza anestesia e mediante l’utilizzo di terapia laser minimamente invasiva. Si consideri che il tempo necessario per un’otturazione va dai 30 minuti all’ora circa, in base alle specifiche necessità.
Per carie più grandi potrebbe essere necessaria l’anestesia e una seduta un po’ più lunga; mentre per le carie molto profonde una semplice otturazione potrebbe non bastare…ma di questo parleremo in un altro momento.
Tornando alla nostra seduta, una volta ripulita la parte cariata ed eseguito il riempimento della cavità mediante un otturazione estetica in composito* (che quasi non distinguerete dal resto del dente!), sarà possibile avere una remissione pressoché totale della sintomatologia ed eliminazione della patologia, che permetterà il recupero totale della normale masticazione.
Il mio consiglio per evitare le otturazioni?
Prevenire è sempre meglio che curare!
* Le otturazioni in composito sono materiali di riempimento biocompatibili e altamente estetici che vengono utilizzati per ricostruire denti cariati o che si sono fratturati.